Il resoconto sul furto della "Natività" di Palermo, nella relazione conclusiva della Commissione parlamentare antimafia

Consultabile la relazione della Commissione antimafia contenente le prime informazioni ufficiali sulle indagini svolte intorno al furto della Natività di Palermo

Il servizio de "La Stampa" dedicato al furto della Natività, pubblicato nell'ottobre 1969

Pubblicata la relazione conclusiva della Commissione parlamentare antimafia, relativa all'appena terminata XVII legislatura. 
Il documento contiene uno specifico paragrafo – il 4.12, alle pp. 366-369  dedicato alle indagini sul furto della Natività di Palermo di Caravaggio, alla luce di recenti rivelazioni tra cui quelle dei pentiti di mafia Gaetano Grado e Francesco Marino Mannoia
Alcuni particolari della vicenda erano stati già anticipati, assieme a ulteriori dettagli inediti non ancora presenti nella documentazione ufficiale, in un articolo comparso sul primo numero di The Art Newspaper Daily a firma di Carole Blumenfeld e Michele Cuppone (link).
L'amara conclusione è che il capolavoro di Caravaggio, a partire dal 1970, si trova
al di fuori del nostro Paese e probabilmente lo è tuttora, in uno o più Paesi dentro e fuori l'Europa a causa della probabile, criminale scomposizione dell'opera in più parti, effettuata allo scopo di mimetizzarne la provenienza furtiva e massimizzare i proventi derivanti dalla vendita non di uno ma di più quadri, ciascuno parte di un capolavoro assoluto. Pertanto, a livello internazionale occorrerà una forte cooperazione giudiziaria e intergovernativa per seguirne le tracce e auspicabilmente arrivare un giorno a ritrovarla e restituirla alla città di Palermo, alla Nazione italiana e all’intero mondo della cultura.
Prossimamente una più nutrita relazione a parte, dedicata allo specifico argomento e contenente stralci dai verbali di interrogatorio dei collaboratori di giustizia, verrà diffusa sempre a cura della Commissione antimafia. Nel numero di domani (14 aprile) del quotidiano di approfondimento ilsussidiario.net, Michele Cuppone ne anticipa alcuni contenuti.

link: