"La Giuditta nell'ambito del caravaggismo", di Clovis Whitfield

Dalla riflessione sulla Giuditta Lemme e sulla ritrattistica di Leoni, un'analisi ragionata sul possibile autore del dipinto, e un'ipotesi di identificazione di un ritratto del cardinal Del Monte


La notevole tela raffigurante Giuditta con la testa di Oloferne, in collezione Lemme, è stata esposta altre volte in mostre dedicate ad Artemisia Gentileschi, ma non sembra appartenere a quella fase della pittura del Seicento, e neanche a qualsiasi altra fase della attività della pittrice. Vittorio Sgarbi ha suggerito che possa essere addirittura opera di mano di Caravaggio, e infatti l’elemento di illuminazione di piena luce solare ci può rimandare in qualche modo alla stanza di Palazzo Petrignani ove Caravaggio poté dipingere opere quali le Buone venture e i Ragazzi morsi dal ramarro
Tuttavia, il carattere scombinato della rappresentazione non coincide con l’abilità di Caravaggio nell’assemblare diversi frammenti del suo mosaico ottico, ma l’interesse che però il dipinto palesa per la somiglianza delle fattezze, nonché per certi accessori di costume, forse ci possono indirizzare verso il nome talentuoso di Ottavio Leoni. Noi consideriamo costui quasi solamente come un grande disegnatore, cosa che del resto risulta dal fatto che i disegni suoi hanno avuto molta circolazione anche in tempi moderni, ed invece all’epoca costituivano solo una risorsa complementare alla sua professione di ritrattista, una specie di archivio che gli permetteva di rispondere a richieste di ulteriori edizioni del ritratto dipinto. All’inizio della carriera fu indubbiamente in contatto con Caravaggio, a dispetto del fatto che questi negava di averlo frequentato, ammettendo solo di conoscerlo durante la famosa causa per il libello anti Baglione
Qualche dipinto è venuto a galla in questi ultimi anni, come ad esempio il piccolo rame, firmato, a Detroit di Susanna e i vecchioni, e anche una Processione con un cardinale. Questa Processione, recentemente donata al Metropolitan Museum, è un affascinante rame (39.4 X 37,5 cm, Gift of Damon Mezzacappa, 2012; 543) che ci consente di sostenere un' altra attribuzione ad Ottavio Leoni pittore. Non se ne hanno notizie precise nella letteratura artistica, tuttavia si può suggerire che le fattezze del Cardinale non sono dissimili da quelle del Cardinal del Monte, come appare ne disegno, realizzato dall’artista nel 1616, ora al Ringling Museum, di Sarasota [...]

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